Parrocchiale di San Vincenzo
Non conosciamo la data della costituzione della Parrocchia, poichè i registri dell'archivio parrocchiale partono dal 1566; per quanto riguarda la Chiesa Parrocchiale possiamo affermare che quella attuale è stata presumibilmente costruita nel 1678 ad opera dei Benso. Questi ultimi però avevano in castello una cappella dedicata a MARIA VERGINE SANTISSIMA, nella quale il parroco, che ricordiamo risiedeva in castello ed era sostentato dai Signori officiava quattro messe alla settimana.
In tale cappella vi era un quadro raffigurante la MADONNA CON BAMBINO, che fu derubato dai Francesi durante il saccheggio e che fu restituito grazie all'intervento delle congregazioni parrocchiali; DON SAVIO in un suo appunto riteneva che tale quadro fosse quello che attualmente è custodito in Parrocchia e che tra l'altro necessita di un restauro.
Se i signori di Isolabella potevano usufruire della loro cappella per soddisfare le proprie esigenze spirituali, la popolazione povera doveva far riferimento ad un'altra chiesa. In un documento del 29 marzo 1567 si parla della "gesia di S. BERNARDO de ISOLABELLA" e molto probabilmente ci si riferisce alla attuale chiesa del camposanto, che con ogni probabilità fu edificata nel secolo XV e fu abbellita con gli affreschi che ora si possono osservare nella attuale chiesa e che sono stati datati 1621. Il S. Bernardo citato sopra potrebbe non essere l'Abate di Chiaravalle, bensì un meno conosciuto santo locale del XV secolo; con la successiva edificazione del 1678 è probabile che i Benso abbiano voluto dare maggiore importanza alla Chiesa dedicandola al venerato DOTTORE MELLIFLUO.
Come già detto, la parrocchia appartenne non solo al Marchesato, ma anche alla diocesi di Saluzzo fino al 1817, per passare alla diocesi di Asti; ciò è testimoniato dal quadro dietro l'altare maggiore raffigurante S. Chiaffredo, soldato, patrono di Saluzzo. La chiesa è bella sia nella facciata, come nell'interno ed è in stile barocchetto.
Nella facciata sono preziose le due statue in marmo di S. Bernardo e di S. Luigi, che provengono dall' Abbazia di Corveglia. L'interno è ricco di stucchi, lavorati a mano sul posto, non riportati come si usa attualmente; le pitture sono del BARUCCO, a tempera (1898) eccettuati i due affreschi della Cappella del Rosario (liberazione di Vienna e battaglia di Lepanto, più i rotondi dei misteri del Rosario). Le pitture riguardano quasi tutta la vita di S. Bernardo e la più bella per la prospettiva è quella in alto nell'abside, che raffigura la sepoltura del Santo. Dalla relazione sullo stato della Parrocchia del 29 marzo 1900 sappiamo che vi erano 4 altari:
- della Madonna del Rosario
- dell SS. Trinità
- della Circoncisione
- del Gesù Crocifisso
ed inoltre operavano quattro COMPAGNIE:
- del SS.mo Sacramento - del S. Rosario
- della Dottrina Cristiana - delle Figlie di Maria